California di Francesco Costa e le emozioni di quella magia un po’ dannata

Il libro California di Francesco Costa e una mia felpa, ricordo prezioso dell'esperienza a San Francisco.
Il libro California di Francesco Costa e una mia felpa, ricordo prezioso dell’esperienza a San Francisco.

Rimbalzare tra malinconia, gratitudine e nostalgia. Rimbalzare tra fascino e disincanto. Tra la voglia di tornare lì per rivivere quella magia un po’ dannata e il sollievo per aver scelto di non restare. Rimbalzare. Mi ha fatto rimbalzare, questo libro.
Mi ha fatto arrabbiare, sorridere, piangere. Mi ha reso orgogliosa perché molte di quelle cose io le ho conosciute bene, perché quando Costa descrive lo spirito di San Francisco io capisco esattamente cosa intende. Mi ha rattristata perché gli sviluppi post pandemia fanno un male tremendo. Mi ha spiegato l’origine di situazioni che ho toccato con mano. Mi ha fatto pensare che certe cose avrei voluto saperle prima di partire e, d’altra parte, che sono contenta di averle scoperte lì, giorno dopo giorno.
Ho rivisto le colline dorate, le cascate di Yosemite, le vigne di Napa Valley, le foreste di sequoie. E San Francisco, soprattutto San Francisco. Mi ha riportato tra le urla del Tenderloin e tra le nebbie pacate a Inner Richmond. Tra le difficoltà che la città mi ha costretto ad attraversare, tra le possibilità incomparabili che mi ha offerto. Mi ha ricordato alcune tra le notti più difficili e alcune tra le giornate più spensierate che abbia mai vissuto. Mi ha riportato su quella bici sul Golden Gate Bridge col vento tra i capelli e l’Oceano Pacifico sotto e ovunque.
Mi ha ricordato come può succedere che il posto più spiazzante al mondo a un certo punto diventi, in qualche modo, casa. Come si arriva da un misto di entusiasmo e confusione a un amore profondo per un luogo che impari a conoscere nel bene e nel male.
Dopo questo libro ho bisogno di pensare, ho bisogno di scrivere. Di luoghi per cui provi un trasporto che non capisci e di cosa accade quando quei luoghi ti attraversano. Di come nascono certi legami. Dell’impatto e del significato di esperienze che definiscono chi sei. Di ricordi, emozioni e stati d’animo legati solo alla California. Di solitudini, risate, atti ribelli, malinconie, soddisfazioni, difficoltà e piccole audacie che appartengono solo a San Francisco. Di cose che non torneranno più, mai più, ma che ci saranno sempre dentro di me. Lacrime. Gratitudine.

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