Equinozio di primavera

Il mio romanzo Mari Ermi immerso tra le margherite.

🌱🌸 “Mentre passeggiava tra le piante, i suoi capelli ondulati si mescolavano ai raggi del sole e Antonio li guardava affascinato. A quel dolce tono castano si intersecavano linee sottilissime di un arancio rossiccio e altre tonalità color dell’oro. Inoltre, a ogni guizzo della luce, quei riflessi sembravano danzare insieme tra le ciocche, e sulle punte si arricciavano in un morbido color miele. Si chiese se Ambra si rendesse conto dell’effetto che faceva il sole sui suoi capelli e se le piacesse. In quel momento sembrava distratta, come se la primavera le avesse infuso un pizzico in più di leggerezza, il che la rendeva magnifica. Era stata lei a voler interrompere il lavoro alla casetta, voleva fare un giro nell’orto, gli aveva detto. E poi si era messa a osservare le piante, i fiori, gli insetti e, più in generale, l’abbraccio vivace e delicato con cui la primavera, quel venti di aprile, colorava il mondo attorno a loro. Le zagare, i candidi fiori d’arancio, sbocciavano in un trionfo mozzafiato tra le foglie verdi e gli agrumi dorati; sull’altro lato del terreno, la nascita simultanea di fiori e foglioline avvolgeva i peri e i meli in un manto leggero, bianco e verde tenero. I susini, invece, erano fioriti già da tempo, come i due albicocchi; i loro rami, nudi di foglie, si erano rivestiti di un’eleganza festosa, semplice e bellissima. E mentre i rumori tra le canne e i fruscii nel fogliame sembravano più vivaci e più frequenti, e il chiacchiericcio degli uccelli più animato, farfalle variopinte disegnavano qua e là danze briose, lasciando ammirare il proprio splendido gioco d’ali – ora morbido e lento; ora rapido, intenso, quasi confuso – non appena si posavano sui fiori; nel frattempo le api, spesso annunciate da un grazioso ronzio, orbitavano curiose attorno alle piante e, qualche volta, anche attorno a loro.” 🦋🌺🐝
🌿Mari Ermi, parte II, cap. 9

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