La miniserie Band of Brothers è una perla di immenso valore

La locandina di Band of Brothers.
La locandina di Band of Brothers.

Che dire di Band of Brothers? Guardatela.

Guardatela perché è un capolavoro.

Seguendo le vicende (realmente accadute) della compagnia americana Easy – dall’addestramento allo sbarco in Normandia, dalla battaglia di Bastogne all’arrivo a Nido d’Aquila – Band of Brothers ti scaraventa nel pieno della Seconda guerra mondiale.
Non fa sconti, Band of Brothers. Cruda, realistica, accuratissima.
Una regia magistrale ti trascina tra battaglie e bombardamenti, in mezzo al fumo, alla confusione, al freddo e al dolore, e in questi momenti, nei quali la vita dei soldati è appesa a un filo, ti sbatte in faccia l’orrore e l’assurdità della guerra, ti mette di fronte la sua realtà più dura e crudele: uomini costretti a uccidere altri uomini.

Band of Brothers - Due soldati sul campo di battaglia si fanno coraggio a vicenda.
Due soldati sul campo di battaglia si fanno coraggio a vicenda.

Uomini. Proprio questo, infatti, è Band of Brothers: un romanzo corale, un romanzo di uomini. I protagonisti sono i soldati americani della compagnia Easy, che piano piano impariamo a conoscere. Con le loro paure, i loro dolori, i loro crolli emotivi. E con il loro coraggio, il loro farsi forza l’un l’altro. Sono uomini, semplici uomini, e allo stesso tempo sono degli eroi. E “I veri eroi”, afferma uno dei sopravvissuti, “sono quelli che non sono tornati”.

Band of Brothers - La disperazione di un soldato durante una delle battaglie più importanti raccontate nella serie.
La disperazione di un soldato durante una delle battaglie più importanti raccontate nella serie.

Ma i creatori della serie, Steven Spielberg e Tom Hanks, si spingono ancora oltre e, cercando di raccontare la guerra nella sua totalità, non dimenticano che uomini sono anche quelli dall’altra parte, i nemici. Ecco perché, mentre la condanna all’ideologia nazista è assoluta (ed espressa, in una puntata in particolare, attraverso immagini strazianti), si tiene sempre presente che l’unica differenza tra gli uomini sul campo è l’esercito di appartenenza: e così, nonostante i protagonisti – quelli a cui ci affezioniamo – siano gli americani, una delle immagini che più ci restano impresse è quella del giovanissimo soldato tedesco; e così, nell’episodio finale, è un generale tedesco sconfitto a rivolgere ai suoi uomini il discorso più commovente dell’intera serie.

“Uomini, è stata una guerra lunga, è stata una guerra dura. Avete combattuto coraggiosamente, con orgoglio, per la vostra patria. Siete un gruppo speciale, che ha trovato nei compagni un vincolo che esiste solo in combattimento… tra fratelli nella stessa buca. Aiutandoci a vicenda nei momenti difficili. Avete visto la morte e sofferto insieme. Sono orgoglioso di aver servito con ciascuno di voi. Meritate lunghe e felici vite in pace.”

Guardatela.

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