Sulla necessità di staccare

Sembra scontato, ma di recente mi sono accorta che non lo è affatto: ci sono momenti in cui staccare dalla scrittura è necessario. Staccare completamente, intendo. Non staccare per un giorno o due (poi, certo, anche questo serve), ma per periodi interi, periodi prolungati.
Mi è capitato da poco, e voglio raccontarvelo.

Quaderni, penna, candela: che bello scrivere!
Quaderni, penna, candela: che bello scrivere!

Da settembre 2022 a maggio 2023 ho lavorato molto, davvero molto: impegnandomi a trovare una continuità che prima non avevo mai avuto, ho scritto poesie, articoli e racconti; ho editato, soprattutto, materiale in arretrato da tanto tempo. Poi, però, sono arrivata a giugno stanca. Stanca stanca. Me ne accorgevo quando mi dedicavo all’editing, soprattutto: tempo spropositato per risolvere cose semplici, parti di brani e di poesie che non riuscivo proprio a districare, senso di frustrazione ricorrente.
Quando ho iniziato a staccare, non l’ho fatto consapevolmente. Non mi sono detta: “Basta, stacco!”. Anzi, per un periodo mi sono pure intestardita. Poi, complici le due settimane in Normandia e Bretagna e il mese trascorso a casa, in Sardegna, è successo che ho staccato e basta. Così, semplicemente. Come dicevo, non l’ho deciso, ma da un giorno all’altro mi sono accorta che avevo smesso di lavorare: continuavo a dedicarmi solo alla scrittura libera, annotando pensieri e parole per lo più davanti al mare, ma senza andare oltre.

Ho smesso di lavorare per più di un mese e, quando ho ricominciato a settembre, quello che è successo mi ha sbalordita. Al momento, infatti, questo è stato il periodo più prolifico dell’anno, e non tanto per le ore dedicate alla scrittura (comunque molte: tre al giorno tutti i giorni), quanto per i risultati: le parole che vanno a posto quasi da sole, i pensieri che scorrono, gli incastri giusti in poco tempo e quelle giornate, sì, quelle giornate in cui ho chiuso la sessione con un rarissimo senso di soddisfazione (è incredibile, ma è successo davvero!). Non so quanto ancora durerà questa tendenza, ma ve l’ho raccontato per dirvi questo: quando siete stanchi, prendetevi una pausa. Quando ne avete bisogno, fermatevi. Staccate, senza sensi di colpa, anche per lunghi periodi. Perché serve. Eccome se serve!

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