L'isola misteriosa Jules Verne

Un’avventura di sopravvivenza e ingegno; un gruppo di naufraghi che diventano coloni; un’isola ignota del Pacifico che pian piano impariamo a conoscere fino al suo mistero più nascosto: così Verne intesse una storia che mette in primo piano i valori della fiducia, della cooperazione e della pazienza, la capacità inventiva dell’uomo, l’utilizzo sapiente delle risorse e delle conoscenze a disposizione, la buona volontà accompagnata dalla fede nella Provvidenza.

Per me è stato anche, senza dubbio, il libro giusto al momento giusto: mi ha intrattenuta, affascinata, rilassata e divertita, mentre mi affezionavo ai suoi simpaticissimi personaggi.
Che bello aver finalmente scoperto Verne!

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Le correzioni Jonathan Franzen

Era da tanto che un romanzo non mi metteva così in difficoltà: nella lettura alternavo picchi di estrema ammirazione per Franzen – il modo in cui i personaggi si muovono all’interno di dinamiche familiari, condizionandole ed essendone condizionati, è raccontato superbamente – ad altri di noia assoluta mista a frustrazione davanti a una storia che per la gran parte non riusciva a coinvolgermi né a emozionarmi, pur avendone tutti i presupposti.

A smorzare il mio interesse è stato probabilmente lo stile, che ho trovato verboso e pretenzioso sia nel suo generale manierismo, sia nella sovrabbondanza di nomi di aziende, società e marche (anche di oggetti di uso quotidiano), cosa che mi costringeva a fermarmi di continuo per ricorrere a internet (lo stesso problema si è presentato, anche se in modo diverso, nelle parti con tecnicismi finanziari e della chimica). L’ho poi trovato dispersivo negli eventi (troppe cose inutili), ed esagerato e grottesco – rispetto all’intento, s’intende – in alcuni sviluppi e situazioni (per dirne una, c’era davvero bisogno della parte su Chip e la Lituania?), senza contare l’incapacità dei personaggi di suscitare il mio interesse o di trasmettermi alcunché.

Insomma, la potenza dell’idea di fondo per me si è persa in tutto questo, e quella che poteva essere una lettura grandiosa mi ha lasciato solo un senso di fastidio, di antipatia e di rifiuto.

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Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow Gabrielle Zevin

Una storia di amicizia e di unione creativa fuori da qualsiasi schema; il mondo dei videogiochi come tessuto su cui condurre la trama; un arco temporale che muove dagli anni Ottanta ma ha il suo fulcro tra gli ultimi Novanta e l’inizio dei Duemila; le ambientazioni principali tra il Massachusetts e la California: questi gli ingredienti di un romanzo intenso e coinvolgente, che parla in modo originale di creatività, competizione e ambizione, ragionando al contempo su mondo reale e virtuale e riuscendo a integrare magistralmente in sé riflessioni sulla disabilità, sul sessismo e su altri temi socio-culturali delicati – e tutto questo (anche) attraverso un eccellente lavoro sui personaggi.

Profondo senza essere mai pesante, mi ha toccata ed emozionata fino alle lacrime.

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In ordine sparso, come la vita Stefania Convalle

Una poesia garbata ed emozionale, spesso nostalgica, talvolta onirica, con cui l’autrice indaga i moti della propria anima tra passato e presente, tra ricordi e ferite, speranze e desideri. Ci sono i sogni, le illusioni e le disillusioni, l’osservazione della natura e il suo potere benefico, la necessità di rispondere al richiamo della vita e al contempo il bisogno di fermarsi e ascoltarsi; e poi il lasciar andare, la danza nella forma del tango, la mancanza e l’assenza, e l’amore in tante forme tra le quali la ricerca dell’altro, fondamentale ma comunque successiva a quella imprescindibile di sé.  

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Luce d'estate, ed è subito notte Jón Kalman Stefánsson

Islanda, paesino sperduto nei fiordi occidentali. Una scrittura bellissima, che richiama continuamente se stessa, densa e al contempo trascinante, sensuale come poche, racconta le vite – la vita, e i moti dell’animo umano – in un mosaico di storie che si compone piano piano, attraverso rimandi e ritorni, mentre una voce narrante collettiva si fa veicolo di riflessioni sul tempo e sullo spazio, sui problemi della contemporaneità, su buio e luce, sulla profondità dei desideri e su tanto altro ancora.

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