La spinta Ashley Audrain

Un inquietante romanzo psicologico che ruota attorno al tema della maternità e che intende riflettere sul tramandarsi di traumi familiari e sull’origine del male.
Nonostante le atmosfere cupe e la continua angoscia di un racconto che sceglie di esplorare luoghi oscuri, mettendo il lettore di fronte a domande scomode – esistono bambini malvagi? E madri incapaci di amare i propri figli? – e destabilizzandolo, è molto difficile staccarsi da questo libro.
Finale perfetto.

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Attimi sospesi Valter Manunza

“Insomma, attimi. Altro non siamo che un susseguirsi di attimi, pensai. […]
Sono momenti spesso semplici, piccoli, a volte ordinari. È difficile riconoscerli, ci vuole l’animo aperto, il cuore pronto, leggero. Sono cose da niente, a volte. Si nascondono nella penombra.
Sono sfuggenti, talvolta struggenti, durano lo spazio di un nulla e se non li afferri, se non hai la gioia di agire, se non hai energia, voglia di vedere, scappano via e sono belli che perduti. Sì, certo, torneranno nel ricordo, forse, ma non sarà la stessa cosa.”

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La figlia oscura Elena Ferrante

Una professoressa di letteratura inglese vicina ai cinquanta e una vacanza solitaria che diventa l’occasione per fare i conti con il proprio passato.

Grande la capacità di presa della trama e molto belli i passaggi tra i due piani temporali. Personaggi dipinti magistralmente.

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Manuale di sopravvivenza ai buchi neri Janna Levin

Manuale insolito, irriverente, vivace, in grado di isolarti completamente dal mondo attorno.
Ho apprezzato molto l’impostazione originale, lo stile fluido e colloquiale e la grande capacità di rendere le teorie comprensibili in modo divertente.

Doveroso dire, però, che funziona bene fino a un certo punto: negli ultimi capitoli, quando si parla di “evaporazione” e “ologramma”, risulta difficile seguire certi passaggi – almeno per chi non ha familiarità con la materia – e il libro perde un po’ di efficacia. Sarebbe stata utile, in questo caso, qualche spiegazione in più.

Affascinanti e utili le illustrazioni.

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Un'ora in più Stefano Buzzi

Ventidue racconti, ventidue storie di persone comuni, ventidue diapositive di vita quotidiana da leggere tutte d’un fiato oppure lentamente, lasciando che siano proprio le giornate a scandirle.

Spesso imperniate sui grandi temi dell’amore, del lavoro e delle dinamiche relazionali, le storie di Buzzi toccano questioni e ambiti vari – tra gli altri, lo sport e il gioco d’azzardo – e raccontano sentimenti e desideri profondi, facendo riflettere sulla ricerca della libertà interiore di tutti noi e restando impresse, anche grazie allo stile fluido, in immagini semplici ma di forte impatto.

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L'età dell'innocenza Edith Wharton

“Era il sistema della vecchia New York, quello di uccidere senza spargimento di sangue; il sistema adottato da gente che temeva lo scandalo più dei malanni, che anteponeva la rispettabilità al coraggio, che giudicava che niente fosse più incivile delle scenate, tranne il comportamento di coloro che le provocavano.”

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Canne al vento Grazia Deledda

Misteri di silenzi lunari, di folletti e fantasmi notturni che soffiano nel vento, di canne che mormorano, di erba che pare ondulare seguendo il motivo di una fisarmonica.
Misteri che in un mondo caldo e disfatto sembrano incorniciare gli occhi nostalgici di personaggi vividi, intensi e desolati, mentre profumi evocano ricordi, mentre un poderetto può essere un rifugio ma anche una prova di espiazione, mentre nella ritualità e nel sentimento religioso è spesso labile il confine tra un personaggio e un popolo intero.

Il palpito del sentimento umano e una natura plurivalente, cupa e soave, risuonano in una scrittura dalla forza ancestrale, ricca di pathos e di bellezza, che colpisce ed emoziona profondamente.

[Di Canne al vento ho parlato qui]

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California Francesco Costa

Rimbalzare tra malinconia, gratitudine e nostalgia. Rimbalzare tra fascino e disincanto. Tra la voglia di tornare lì per rivivere quella magia un po’ dannata e il sollievo per aver scelto di non restare. Rimbalzare. Mi ha fatto rimbalzare, questo libro.
[Continua qui]

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