“Basta guardare qualcuno negli occhi, a volte, per conoscere la sua anima e misurarne altezza, larghezza e profondità nel giro di un’ora. Allo stesso modo, se quella persona non volesse o se non avessi tu stesso la capacità di guardarla in quel modo, non ti basterebbe una vita per capire davvero la sua anima.”
Scrivere zen
“Un amico una volta mi ha detto: ‘Abbi fiducia nell’amore, e ti porterà ovunque tu voglia andare’. Io aggiungerei: ‘Abbi fiducia in ciò che ami, continua a farlo, e ti porterà ovunque tu voglia andare’. E non preoccuparti più di tanto della sicurezza. Quando si comincia a fare ciò che si vuol fare, arriva anche un profondo senso di sicurezza.”
[Di Scrivere zen ho condiviso due estratti qui]
Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri
Artù, Ygraine, Merlino, Morgana, la Dama del Lago, Nyneve, Lancillotto e tanti, tantissimi altri tra dame e cavalieri in una serie di avventure, rivelazioni, tradimenti, imprese, giuramenti e tornei che si susseguono senza sosta, trasportandoci in un’atmosfera magica e senza tempo che sembra fluire da una scrittura piena di forza e d’incanto.
La penna di John Steinbeck e il fascino del ciclo arturiano: il risultato è un libro trascinante, perfetto per evadere e difficile da mettere giù.
L'isola di Arturo
L’infanzia e l’adolescenza di un ragazzo nato e cresciuto a Procida: i sogni, la solitudine, la scoperta dei sentimenti, le illusioni e le disillusioni.
E poi la forza e la magia del linguaggio che racconta tutto questo.
E poi l’immaginazione, perché per me L’isola di Arturo è stato prima di tutto e soprattutto un romanzo sul potere immenso dell’immaginazione umana.
Potere immenso. Romanzo immenso. Lettura immensa.
Il silenzio addosso
Sei personaggi, sei voci narranti, sei percorsi uniti dal filo invisibile del destino: con una scrittura coinvolgente, Stefania Convalle dà vita a una storia che prende le mosse dal dolore e dalla solitudine per focalizzarsi sul potere salvifico dell’amicizia e dell’amore, trasformandosi così in un racconto di speranza e rinascita.
La spinta ![]()
Un inquietante romanzo psicologico che ruota attorno al tema della maternità e che intende riflettere sul tramandarsi di traumi familiari e sull’origine del male.
Nonostante le atmosfere cupe e la continua angoscia di un racconto che sceglie di esplorare luoghi oscuri, mettendo il lettore di fronte a domande scomode – esistono bambini malvagi? E madri incapaci di amare i propri figli? – e destabilizzandolo, è molto difficile staccarsi da questo libro.
Finale perfetto.
Vite
Attimi sospesi
“Insomma, attimi. Altro non siamo che un susseguirsi di attimi, pensai. […]
Sono momenti spesso semplici, piccoli, a volte ordinari. È difficile riconoscerli, ci vuole l’animo aperto, il cuore pronto, leggero. Sono cose da niente, a volte. Si nascondono nella penombra.
Sono sfuggenti, talvolta struggenti, durano lo spazio di un nulla e se non li afferri, se non hai la gioia di agire, se non hai energia, voglia di vedere, scappano via e sono belli che perduti. Sì, certo, torneranno nel ricordo, forse, ma non sarà la stessa cosa.”
La figlia oscura ![]()
Manuale di sopravvivenza ai buchi neri
Manuale insolito, irriverente, vivace, in grado di isolarti completamente dal mondo attorno.
Ho apprezzato molto l’impostazione originale, lo stile fluido e colloquiale e la grande capacità di rendere le teorie comprensibili in modo divertente.
Doveroso dire, però, che funziona bene fino a un certo punto: negli ultimi capitoli, quando si parla di “evaporazione” e “ologramma”, risulta difficile seguire certi passaggi – almeno per chi non ha familiarità con la materia – e il libro perde un po’ di efficacia. Sarebbe stata utile, in questo caso, qualche spiegazione in più.
Affascinanti e utili le illustrazioni.