Intrigante e trascinante, il secondo volume della saga storica di Shanna Luciani alza il livello frammentando l’ambientazione, aumentando la posta in gioco e introducendo personaggi nuovi, mentre la scrittura, sempre ricca ed elegante, appare ancora più curata.
L’ottima gestione dell’intreccio e il ritmo serrato, a cui contribuisce un uso sapiente dei dialoghi, favoriscono una lettura immersiva, possibile anche grazie al lavoro meticoloso di Luciani sulle diverse ambientazioni.
I personaggi, credibili perché estremamente umani, pieni di luci e ombre in sé stessi e nei rapporti con gli altri, sono la grande forza di questa saga, ma una nota speciale va alle scene ambientate in chiesa per l’abilità dell’autrice nell’evocare sensazioni e atmosfere.
Oliva Denaro ![]()
Ambientato nella Sicilia degli anni Sessanta e ispirato alla vicenda biografica di Franca Viola, Oliva Denaro è una storia di emancipazione raccontata con grande sensibilità.
Ho apprezzato molto il lavoro sui personaggi, così vividi – soprattutto nei gesti – che sembra di vederli, e ho trovato bellissima, in particolare, la figura del padre.
La scrittura, delicata e coinvolgente, viene esaltata nell’audiolibro dalla splendida interpretazione della lettrice, ricca di pàthos.
Il vecchio e il mare
Una trama dalla semplicità disarmante – un vecchio pescatore che per alcuni giorni lotta in alto mare per riuscire a pescare e a portare a riva un grosso marlin – diventa, nella penna di Hemingway, libro di forme e sfumature abbinate a contrasto: malinconico e infiammato, colmo di forza e di dolcezza, carico di corporeità e profondamente spirituale – questo, tutto questo e tutto insieme, è Il vecchio e il mare.
[De Il vecchio e il mare ho parlato qui]
Cime tempestose ![]()
La violenza di un amore mancato come motore di una storia distruttiva, i personaggi desolati, la forza cupa dell’ambientazione, la voce appassionante della narratrice… Cime tempestose si conferma uno dei romanzi più potenti e singolari che io conosca, e il suo fascino mi ha travolta adesso come alla prima lettura.
Mi ci voleva questo ascolto: per rivivere atmosfere che avevo così impresse; per riscoprire la seconda parte della storia; per rivalutare alcuni personaggi; per lasciarmi commuovere dall’auspicio che rischiara nel finale.
Complimenti ai lettori! Sembra davvero di essere lì, ad ascoltare la governante davanti al focolare.
Oltre il confine
È con lei, la lupa, che inizia il viaggio di Billy Parham avanti e indietro per il confine tra New Mexico e México, un percorso fisico e interiore lungo strade familiari e ignote, un’iniziazione violenta che passa per margini geografici invisibili, per simboli e significati che si deformano laddove niente sembra cambiare.
[Di Oltre il confine ho parlato qui]
La principessa sposa
Pane e fragole
Storie di quotidianità, di incontri, di faide, di perdono, di amicizia e di tanto altro ancora in questi spaccati di vita ambientati per la gran parte in Sardegna, che emerge con le sue tradizioni e soprattutto con i suoi paesaggi, raccontati attraverso ricche immagini incentrate sui quattro elementi e attraverso un linguaggio semplice, fluido ed espressivo.
I lavoratori del mare
È la Natura che diventa Arte, è l’Arte che diventa Natura: annullato ogni confine, Hugo ti prende e ti getta nel tutto, ti porta lì e ti lascia col mare e con le maree, coi venti e le atmosfere, il giorno e la notte, la tempesta, l’avvicendarsi degli elementi, le rocce, i flutti, la pioggia, la bonaccia, la nebbia, le muraglie di nuvole – ti lascia lì a sperimentare ogni sentimento che il mare può esprimere – e con una scrittura poderosa, che ti trascina di continuo tra inquietudine e fascino, paura e incanto, angoscia e meraviglia, ti rende partecipe della lotta di un uomo contro una forza molto più grande di lui – della lotta di un uomo che raccoglie e innalza a suo scudo un ingegno raro e un coraggio eccezionale.
[De I lavoratori del mare ho parlato qui]
I quaderni botanici di Madame Lucie ![]()
Un racconto semplice, intimo e profondo, che parla di dolore e perdita ma soprattutto di rinascita e riapertura al mondo, che celebra il valore delle semplici gioie del quotidiano – dal lavoro in un orticello all’impegno in cucina – e, più in generale, il potere curativo della natura, commuovendo e facendo sorridere al tempo stesso.