Emily di Luna Nuova Lucy Maud Montgomery

Un romanzo immersivo e delicato, una lettura piacevole e rilassante che mi ha regalato ore di svago insieme alla piccola Emily, alle sue capacità immaginative e alla natura mozzafiato dell’Isola del Principe Edoardo, il tutto attraverso un particolare filo conduttore: l’inclinazione e l’amore per la scrittura, e le difficoltà del percorso artistico.
Mi è piaciuto molto e non vedo l’ora di proseguire con la saga!

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Galápagos Kurt Vonnegut

Vonnegut immagina la scomparsa del genere umano e ce la racconta in modo originalissimo, impostando una struttura a incastro dove la trama, giocata tra presente, flashback e flashforward, accoglie di continuo spunti di ironia sulla nostra specie e, ogni tanto, anche brevi inserti sugli altri animali.

Un libro che racconta l’umanità con cinismo, affetto e malinconia insieme; una lettura affascinante, complessa, atipica, tragicomica e piena di eccezionale inventiva, che fa sorridere e riflettere.

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Persone normali Sally Rooney

Irlanda, tempi moderni. La storia di due ragazzi, Connell e Marianne, e l’evolversi della loro relazione tra gli anni del liceo e quelli dell’università.

Ho trovato interessante la struttura a salti temporali, mi è piaciuta la dinamica del rapporto tra i protagonisti e ho apprezzato la scrittura della Rooney; purtroppo, però, nel complesso la storia non mi ha entusiasmata, né ho empatizzato con i personaggi.

Molto bella l’interpretazione della lettrice, che credo abbia reso a pieno l’atmosfera del libro.

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4321 Paul Auster

Il mio primo Auster – le quattro vite di Archie Ferguson – mi ha trasmesso sensazioni contrastanti: ho trovato la scrittura brillante, vivace e pulita (ci sono i periodi più lunghi e più scorrevoli che abbia mai letto), ma il mio interesse per la storia, molto forte all’inizio, si è un po’ perso dopo la metà, forse perché il senso dell’eccesso cominciava a pesare, forse perché la trama mi è sembrata perdere vigore.
Le cose migliori: i pensieri di Archie durante l’infanzia e la prima adolescenza, i numerosi spunti artistici e letterari – ho stilato diverse liste – e le pagine bellissime, alcune commoventi, sull’incontro tra l’uomo e la letteratura.

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De viris et mulieribus consecratis Ilium Elisabetta Buonavolontà

Una riscrittura originale dell’Iliade e dell’Eneide che segue il filo conduttore dell’amore tra Enea e Creusa e al tempo stesso rimane fedele a episodi e storie che chi conosce i poemi ha piacere di ritrovare.
Un romanzo insieme nuovo e familiare, un lavoro che unisce intelligenza e passione, un racconto dallo stile fluido, con un linguaggio in cui l’epica risuona in continuazione e con un personaggio, quello di Creusa, a cui l’autrice dà vita e luce e alla quale è difficile smettere di pensare dopo aver letto le sue pagine.

[Di De viris et mulieribus consecratis Ilium ho parlato qui]

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Crepitio di stelle Jón Kalman Stefánsson

L’evocazione di una storia familiare nei frammenti del passato di diverse generazioni e la semplicità della vita quotidiana in un’Islanda ricca di suggestione.
Un racconto dove gli oggetti sembrano parlare, testimoni e simboli di vite normali e meravigliose, e dove l’uso del presente sembra contrarre e dilatare gli spazi, rendere la storia universale e perduta nel tempo.

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Tertium non datur Paola Kovalsky

Ucronia ambientata ai nostri tempi in cui l’autrice conferma quella capacità di scuotere, denunciare e turbare attraverso il linguaggio che aveva rivelato nel suo Indomabili onde.
Personaggi curatissimi, discorsi che mettono in discussione false certezze e una decisa denuncia all’ignoranza rassicurante funzionano bene come le atmosfere cupe e angoscianti: il risultato è un libro scomodo, disturbante e decisamente coraggioso sostenuto da una scrittura trascinante, sincera e intimista.

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La signora di Wildfell Hall Anne Brontë

“Basta guardare qualcuno negli occhi, a volte, per conoscere la sua anima e misurarne altezza, larghezza e profondità nel giro di un’ora. Allo stesso modo, se quella persona non volesse o se non avessi tu stesso la capacità di guardarla in quel modo, non ti basterebbe una vita per capire davvero la sua anima.”

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