Oltre il confine Cormac McCarthy

È con lei, la lupa, che inizia il viaggio di Billy Parham avanti e indietro per il confine tra New Mexico e México, un percorso fisico e interiore lungo strade familiari e ignote, un’iniziazione violenta che passa per margini geografici invisibili, per simboli e significati che si deformano laddove niente sembra cambiare.

[Di Oltre il confine ho parlato qui]

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Pane e fragole Maria Rita Sanna

Storie di quotidianità, di incontri, di faide, di perdono, di amicizia e di tanto altro ancora in questi spaccati di vita ambientati per la gran parte in Sardegna, che emerge con le sue tradizioni e soprattutto con i suoi paesaggi, raccontati attraverso ricche immagini incentrate sui quattro elementi e attraverso un linguaggio semplice, fluido ed espressivo.

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I lavoratori del mare Victor Hugo

È la Natura che diventa Arte, è l’Arte che diventa Natura: annullato ogni confine, Hugo ti prende e ti getta nel tutto, ti porta lì e ti lascia col mare e con le maree, coi venti e le atmosfere, il giorno e la notte, la tempesta, l’avvicendarsi degli elementi, le rocce, i flutti, la pioggia, la bonaccia, la nebbia, le muraglie di nuvole – ti lascia lì a sperimentare ogni sentimento che il mare può esprimere – e con una scrittura poderosa, che ti trascina di continuo tra inquietudine e fascino, paura e incanto, angoscia e meraviglia, ti rende partecipe della lotta di un uomo contro una forza molto più grande di lui – della lotta di un uomo che raccoglie e innalza a suo scudo un ingegno raro e un coraggio eccezionale.

[De I lavoratori del mare ho parlato qui]

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I quaderni botanici di Madame Lucie Mélissa Da Costa

Un racconto semplice, intimo e profondo, che parla di dolore e perdita ma soprattutto di rinascita e riapertura al mondo, che celebra il valore delle semplici gioie del quotidiano – dal lavoro in un orticello all’impegno in cucina – e, più in generale, il potere curativo della natura, commuovendo e facendo sorridere al tempo stesso.

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La signora delle camelie Alexandre Dumas figlio

Francia, prima metà dell’Ottocento. L’intensa e struggente storia d’amore tra Margherita, cortigiana colta e piena di sensibilità, e Armando, giovane e appassionato, si scontra coi pregiudizi e le convenzioni della società parigina, ipocrita e perbenista, nei confronti della quale Dumas esprime una sottile e ferma critica, in un racconto ricco di pathos anche grazie a una strategica gestione del narratore.
Letto molti anni fa, non ero riuscita ad apprezzarlo come invece l’ho apprezzato adesso.

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Un amore senza fine Scott Spencer

Un amore assoluto, sconvolgente, disperato e soprattutto rovinoso è il vero protagonista di questo libro che purtroppo, nonostante l’innegabile abilità di Spencer, non mi ha convinto: ho trovato tutto un po’ eccessivo, a tratti pesante e piuttosto astratto, con personaggi che non suscitavano in me nessuna simpatia e una trama che non riusciva a coinvolgermi. Non so, forse non era il momento giusto.

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La cucina inglese di Miss Eliza Annabel Abbs

Una scrittura posata e nitida fa rivivere Eliza Acton, immaginando la genesi del suo noto libro di cucina in relazione al rapporto con una ragazza di umili origini, Ann Kirby. È così che Annabel Abbs ci racconta due percorsi di emancipazione che toccano i temi della povertà, delle costrizioni sociali e della scrittura femminile inserendoli nel filo conduttore dei profumi e sapori della cucina, un rifugio di serenità ricco di poesia.
Mi è piaciuto ma sono rimata delusa dal finale, che ho trovato frettoloso e poco coerente con la psicologia delle due protagoniste.

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Carrie Stephen King

La coincidenza di alcuni eventi libera le capacità telecinetiche di un’adolescente presa di mira dai coetanei e porta a conseguenze terrificanti. Crudeltà giovanile, emarginazione, fanatismo religioso e desiderio di vendetta sono i temi del primo romanzo di King, del quale ho apprezzato molto la prima parte, di carattere decisamente introspettivo.

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