Una condizione di estraniamento, rispetto al mondo e rispetto a sé stessi, raccontata con abilità straordinaria.
Anne di Tetti Verdi
È il primo volume della storia che tutti conosciamo col titolo Anna dai capelli rossi.
La voce sempre appassionata di Anne, che esprime verità universali in un modo così ingenuo e autentico, si unisce alle splendide ambientazioni campagnole e ci spinge a guardarci attorno un po’ meglio ogni giorno, ricordandoci di prestare attenzione a quella bellezza che è sempre vicina ma che spesso ci sfugge.
Consigliatissimo davvero per tutti, grandi e piccini.
Le città invisibili
Calvino ci obbliga a lavorare di fantasia e a immaginare cose, luoghi, città in un modo che mai avrei pensato possibile.
Preziosi spunti di riflessione sulla vita e sul mondo si mescolano alle pennellate descrittive, lasciandoci a bocca aperta.
Un libro da portare sempre con sé e aprire, anche a caso, in qualsiasi momento.
Accendere un fuoco
Klondike, tempi della corsa all’oro. Un uomo e un cane. Tanto freddo. E, a un certo punto, la necessità di accendere un fuoco.
Un racconto sull’importanza di conoscere e rispettare la natura, e una profonda riflessione sui limiti dell’essere umano, tanto più grossi quanto più l’uomo sopravvaluta sé stesso.
Lo spirito selvaggio di Jack London – quella voce primordiale, così vicina alla natura, che lui sentiva fortissima dentro di sé – permea ogni pagina del racconto, insieme ad attimi e atmosfere della sua vita pazzesca.
Il manoscritto
Incrociando i propri cammini in un momento di difficoltà, tre personaggi trovano l’uno nell’altro l’occasione di un percorso interiore e la spinta a voltare pagina e ricominciare a vivere.
Una storia di rinascita e di redenzione ambientata in una Trieste romantica e malinconica, fresca e antica, capace di scombinare gli animi ma anche di rimettervi ordine.
Narrazione in prima persona, alternanza di punti di vista e presenza di piccoli misteri rendono la storia decisamente coinvolgente.
Stile conciso ma sempre pregnante di sentimenti.
[De Il manoscritto ho parlato qui]
Il racconto dell'ancella
Impegnativo e brillante distopico ambientato in una teocrazia totalitaria e incentrato sul ruolo e sul corpo della donna.
Una prosa asciutta, tagliente, inquietante perché capace di tagliar via le emozioni, come la società che vuole rappresentare.
L’uomo è in grado di abituarsi a tutto, non c’è dubbio, ma la sua capacità di amare, intrinseca e incancellabile, riesce sempre a fare la differenza.
Un libro ricco di spunti di riflessione, da leggere e rileggere in molte sue parti.
Il vagabondo delle stelle
Furore
Dall’Oklahoma alla California, attraverso l’Historic Route 66.
Raccontandoci le vicende di una famiglia di migranti, Steinbeck delinea un ritratto realistico e terribile dell’America degli anni Trenta (e, purtroppo, di dinamiche umano-sociali costanti in ogni epoca e luogo).
La natura è onnipresente, incessante, implacabile.
Nelle descrizioni poche semplici parole, incastrate nel modo giusto, sprigionano un potere immaginifico mozzafiato.
Indimenticabile il personaggio di Ma’.
[Di Furore ho parlato qui]