Quando le montagne cantano Nguyễn Phan Quế Mai

Appassionante saga familiare ambientata in Vietnam nel corso del Novecento e narrata da due voci principali: quella di Dieu Lan, la nonna, e quella di Huong, sua nipote.

Una storia intensa, coinvolgente, fondata sull’importanza dei legami familiari e raccontata sempre con garbo e delicatezza, pur non smettendo mai di farci riflettere sulla brutalità della guerra.

Mi è piaciuto davvero tanto.

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Uomini e topi John Steinbeck

L’amicizia profondissima e tenerissima tra due uomini – due lavoratori stagionali – tanto diversi tra loro quanto legati da un sogno comune, quello di trovare un piccolo pezzo di terra da coltivare tutto per loro.

Sullo sfondo la California del primo Novecento e un’America soffocata dalla crisi – anche e soprattutto di valori.

Un capolavoro in 120 pagine.
Bellissimo.

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La ciociara Alberto Moravia

La lotta di una donna e di sua figlia per sopravvivere alla guerra e alla miseria nel Lazio del ‘43-‘44.

Realistico, duro e dannatamente sincero.
E bellissimo, e amaro.
È la guerra raccontata da chi l’ha vissuta in prima persona.

Quando leggo libri del genere rimango senza parole.

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La ragazza dello Sputnik Haruki Murakami

È il mio terzo libro di Murakami, dopo Norwegian wood, che mi aveva lasciato piuttosto perplessa, e 1Q84, che invece mi era piaciuto tantissimo.

Purtroppo La ragazza dello Sputnik non mi ha entusiasmato.
La storia non mi ha preso granché; i personaggi, così “distanti”, mi hanno coinvolto poco.
Resta comunque indiscussa l’abilità di Murakami nel creare atmosfere oniriche.

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La storia Elsa Morante

Ambientato a Roma negli anni della Seconda guerra mondiale e dell’immediato dopoguerra, il capolavoro di Elsa Morante ci racconta l’impatto della Storia sulla vita delle persone comuni.

Personaggi commoventi.
Descrizioni e capacità evocativa mozzafiato.

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