Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs Fannie Flagg

Una storia vivace che si sviluppa tra il 1948 e il 1987 per la gran parte tra New York, dove abita la protagonista, giornalista televisiva sfinita dai ritmi frenetici del lavoro, ed Elmwood Springs, paesino del Missouri al quale risalgono le sue origini.
Gli ingredienti del libro (tra questi un mistero da risolvere, un passato doloroso in cui scavare, personaggi buffi e simpatici e tantissimi dialoghi), uniti al brio della scrittura, lo rendono perfetto per la primavera e, più in generale, per momenti in cui si ha bisogno di staccare pur senza allontanarsi da temi importanti, che Fannie Flagg accosta con toccante leggerezza e con pizzichi garbati di ironia – qui si parla, ad esempio, di malessere interiore, dei meccanismi malati dell’ambiente televisivo e di discriminazioni razziali.
Tra i messaggi la necessità di allentare i ritmi che ci fagocitano, il valore delle cose semplici della quotidianità, l’importanza dei legami di amicizia e dell’amore in senso più generale.