Padre padrone Gavino Ledda

L’autobiografia di una pastorizia forzata che deve fare i conti con le inclinazioni di un animo libero diventa storia di un’emancipazione familiare, intellettuale e culturale.

Mi è piaciuto tantissimo: il rapporto arcano con la natura e la campagna (da un silenzio che intimorisce alla rivelazione di un linguaggio intimo e animato), la lotta contro i pregiudizi e l’immobilità degli antenati, il valore incalcolabile dell’istruzione e, soprattutto, un’emancipazione che non rinnega l’amore per la propria terra d’origine.

Bellissime le metafore e le immagini create sulla natura o con elementi della natura; ammirevole e commovente la forza di volontà del piccolo Gavino; straordinario il messaggio sul potere dell’arte e della cultura di renderci liberi.