Islanda, paesino sperduto nei fiordi occidentali. Una scrittura bellissima, che richiama continuamente se stessa, densa e al contempo trascinante, sensuale come poche, racconta le vite – la vita, e i moti dell’animo umano – in un mosaico di storie che si compone piano piano, attraverso rimandi e ritorni, mentre una voce narrante collettiva si fa veicolo di riflessioni sul tempo e sullo spazio, sui problemi della contemporaneità, su buio e luce, sulla profondità dei desideri e su tanto altro ancora.