Euforia Lily King

Nuova Guinea, territori lungo il fiume Sepik, primi anni Trenta. Tre antropologi, due dei quali marito e moglie, si trovano a condividere lo spazio di lavoro nello studio di alcune tribù, trovandosi coinvolti in un triangolo amoroso e professionale.

Due aspetti ho apprezzato particolarmente: il racconto della dinamica lavorativa-relazionale tra i tre protagonisti (affinità mentali e rivalità, supporto reciproco e antagonismo) e quello della ricerca sul campo (accattivanti gli accenti sulle differenze nel metodo, sulle difficoltà a cui i tre vanno incontro e sul processo che conduce alla nascita di idee e teorie).

Il modo in cui il libro è stato concepito e poi sviluppato – è dichiaratamente (ed evidentemente) ispirato alle vicende di Mead, Fortune e Bateson e alle peculiarità dei popoli da loro studiati, ma di tutto ciò King fa un vero e proprio rimpasto – e la sua parte di contenuto prettamente antropologica hanno il merito di stimolare più di una domanda e di spingere chi legge a ricerche e approfondimenti.