Al faro Virginia Woolf

Mostrando gli eventi attraverso i pensieri, e procedendo per fluidi e continui slittamenti del punto di vista, “Al faro” si compie attraversando mente, cuore e immagine.
Attingendo alla fonte del ricordo e del recondito, Virginia Woolf si riversa in una scrittura bellissima e complessa, carica e intensa, che espande e contrae il tempo, che penetra le pieghe dello spazio, che concentra nel linguaggio il ritmo della vita, che scava le cose fino al midollo, che spinge toccanti ritratti di esperienze umane oltre le pagine, e abbracciando e sublimando la dimensione interiore, e muovendo al livello dell’infanzia, si fa evocazione, si fa assenza e si fa memoria, arrivando a mostrare e a celebrare il tormentato miracolo della creazione artistica.

Sono colpita, ammirata, destabilizzata, affascinata e scioccata da questa scrittura; sono disarmata e conquistata dalla profondità del pensiero, dalla capacità di toccare le viscere della vita, dalla sensibilità immensa dietro e dentro tutto questo.