I quaderni botanici di Madame Lucie Mélissa Da Costa

Un racconto semplice, intimo e profondo, che parla di dolore e perdita ma soprattutto di rinascita e riapertura al mondo, che celebra il valore delle semplici gioie del quotidiano – dal lavoro in un orticello all’impegno in cucina – e, più in generale, il potere curativo della natura, commuovendo e facendo sorridere al tempo stesso.

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La signora delle camelie Alexandre Dumas figlio

Francia, prima metà dell’Ottocento. L’intensa e struggente storia d’amore tra Margherita, cortigiana colta e piena di sensibilità, e Armando, giovane e appassionato, si scontra coi pregiudizi e le convenzioni della società parigina, ipocrita e perbenista, nei confronti della quale Dumas esprime una sottile e ferma critica, in un racconto ricco di pathos anche grazie a una strategica gestione del narratore.
Letto molti anni fa, non ero riuscita ad apprezzarlo come invece l’ho apprezzato adesso.

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Un amore senza fine Scott Spencer

Un amore assoluto, sconvolgente, disperato e soprattutto rovinoso è il vero protagonista di questo libro che purtroppo, nonostante l’innegabile abilità di Spencer, non mi ha convinto: ho trovato tutto un po’ eccessivo, a tratti pesante e piuttosto astratto, con personaggi che non suscitavano in me nessuna simpatia e una trama che non riusciva a coinvolgermi. Non so, forse non era il momento giusto.

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La cucina inglese di Miss Eliza Annabel Abbs

Una scrittura posata e nitida fa rivivere Eliza Acton, immaginando la genesi del suo noto libro di cucina in relazione al rapporto con una ragazza di umili origini, Ann Kirby. È così che Annabel Abbs ci racconta due percorsi di emancipazione che toccano i temi della povertà, delle costrizioni sociali e della scrittura femminile inserendoli nel filo conduttore dei profumi e sapori della cucina, un rifugio di serenità ricco di poesia.
Mi è piaciuto ma sono rimata delusa dal finale, che ho trovato frettoloso e poco coerente con la psicologia delle due protagoniste.

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Carrie Stephen King

La coincidenza di alcuni eventi libera le capacità telecinetiche di un’adolescente presa di mira dai coetanei e porta a conseguenze terrificanti. Crudeltà giovanile, emarginazione, fanatismo religioso e desiderio di vendetta sono i temi del primo romanzo di King, del quale ho apprezzato molto la prima parte, di carattere decisamente introspettivo.

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Emily di Luna Nuova Lucy Maud Montgomery

Un romanzo immersivo e delicato, una lettura piacevole e rilassante che mi ha regalato ore di svago insieme alla piccola Emily, alle sue capacità immaginative e alla natura mozzafiato dell’Isola del Principe Edoardo, il tutto attraverso un particolare filo conduttore: l’inclinazione e l’amore per la scrittura, e le difficoltà del percorso artistico.
Mi è piaciuto molto e non vedo l’ora di proseguire con la saga!

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Galápagos Kurt Vonnegut

Vonnegut immagina la scomparsa del genere umano e ce la racconta in modo originalissimo, impostando una struttura a incastro dove la trama, giocata tra presente, flashback e flashforward, accoglie di continuo spunti di ironia sulla nostra specie e, ogni tanto, anche brevi inserti sugli altri animali.

Un libro che racconta l’umanità con cinismo, affetto e malinconia insieme; una lettura affascinante, complessa, atipica, tragicomica e piena di eccezionale inventiva, che fa sorridere e riflettere.

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Persone normali Sally Rooney

Irlanda, tempi moderni. La storia di due ragazzi, Connell e Marianne, e l’evolversi della loro relazione tra gli anni del liceo e quelli dell’università.

Ho trovato interessante la struttura a salti temporali, mi è piaciuta la dinamica del rapporto tra i protagonisti e ho apprezzato la scrittura della Rooney; purtroppo, però, nel complesso la storia non mi ha entusiasmata, né ho empatizzato con i personaggi.

Molto bella l’interpretazione della lettrice, che credo abbia reso a pieno l’atmosfera del libro.

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